Bergoglio: dentro Lutero, fuori Don Minutella

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Ecco l’ultima decisione di questa nuova chiesa di Bergoglio: dentro Lutero, fuori Don Minutella.

Ma perché i ‘poteri forti vogliono zittire Don Minutella?

Perché questo sacerdote in Vaticano rappresenta una spina nel fianco?

Perché bisogna colpirlo, distruggerlo, metterlo al silenzio?

Per quale motivo è diventato motivo di scandalo?

Quale legge ha infranto? Quella dell’obbedienza? Ma a chi dovrebbe obbedire?

In primis il Papa, i cardinali e sacerdoti devono obbedire alla verità della fede cristiano cattolica. Al credo cattolico. Alla Chiesa Cattolica, quella fondata da S. Pietro.

E di verità ce n’è solo una.

Se questa cambia, non si è più tenuti all’obbedienza dei superiori.

Ma chi non si omologa a questa nuova dottrina? Chi dice “io non ci sto”?

Secondo loro è da distruggere!

Ecco l’ennesimo esempio di come agisce questa chiesa che si professa della misericordia.

Voce di uno che grida nel deserto, Don Alessandro Minutella, sacerdote palermitano, parroco della Parrocchia San Giovanni Bosco, dottore in dogmatica e in storia del dogma cristiano, esperto Internazionale del teologo Hans Urs Von Balthasar, scrittore prolifico, produttore di video cattolici su youtube, Facebook e Gloria TV, nonché guida spirituale, solleva dubbi e perplessità sulle ultime novità introdotte da questa nuova chiesa che sta dimenticando di essere cattolica.

E invece di ricevere risposte chiare e precise come un buon padre farebbe con il proprio figlio per educarlo, che cosa succede?

In perfetto stile sovietico viene allontanato.

Sì proprio così!

L’Arcivescovo della diocesi di Palermo Corrado Lorefice infatti ha dato a Don Alessandro Minutella quindici giorni per lasciare la parrocchia di San Giovanni Bosco a Romagnolo da lui diretta.

Colpirne uno per educare tutti gli altri. Così da diffondere la paura verso tutti coloro che sono scettici nei confronti di questa nuova dottrina che si vuole far credere provenga da Gesù.

Chi non si omologa a questa nuova dottrina deve essere zittito, cacciato, prima che altri possano decidere di alzarsi, reagire e far sentire la propria voce.

Oltre al fatto che in perfetto stile demoniaco si tende a mistificare la realtà facendo credere alla gente l’opposto di quello che invece è.

Si vuole far credere che sia Don Minutella a creare confusione.

Mentre non abbiamo mai sentito parlare di scisma con Benedetto XVI o ancor prima con Papa Giovanni Paolo II.

E poi, quale tipo di confusione starebbe creando Don Minutella?

Perchè non si vogliono affrontare i contenuti? E anzi si preferiscono attuare i cambiamenti di nascosto? Perché non parliamo della verità che si vuole cambiare?

Ma ecco di seguito il comunicato o meglio il provvedimento dell’Arcivescovo:

Carissimo don Alessandro, le tue recenti affermazioni che attraverso i social network valicando i confini della nostra arcidiocesi hanno provocato non poca confusione e scandalo nel popolo santo di Dio, mi inducono a intervenire nei tuoi confronti come pastore dell’amata chiesa palermitana.

In più occasioni l’arcivescovo mio predecessore, per un’altra vicenda che ti ha riguardato personalmente, e io stesso ti abbiamo invitato a recedere da affermazioni a comportamenti che nuocciono gravemente alla comunione ecclesiale e all’armonia del nostro presbiterio e che suscitano interrogativi e che provocano turbamento nelle coscienze di tanti fedeli della nostra arcidiocesi.

E peraltro di pubblico dominio che tu sia con le tue parole che con gli atteggiamenti non hai esitato fino a oggi ad assumere una posizione di forte dissenso e di netto contrasto nei confronti della gerarchia cattolica con a capo l’attuale romano pontefice e ad anche nei confronti del tuo vescovo al quale sei tenuto per un obbligo speciale a prestare rispetto e obbedienza (canone 273)  promessa da te fatta nel momento dell’ordinazione presbiteriale e che hai confermato nell’assumere l’ufficio di parroco.

Pertanto considerato che anche l’ultimo nostro colloquio non ha sortito l’effetto sperato di ricondurti ad un atteggiamento di docilità ti invito paternamente a rinunciare all’ufficio di parroco della parrocchia san Giovanni Bosco per il bene dei fedeli variamente coinvolti e in definitiva per il bene stesso della chiesa.

Secondo quanto previsto dal canone 1342 vorrai farmi conoscere la tua decisione entro quindici giorni dalla data della presente lettera. In caso contrario sarò costretto a procedere ulteriormente secondo quanto prescritto dalle leggi ecclesiastiche.

Inoltre con la presente ti faccio divieto di usare la predicazione per addurre argomenti che mettono in discussione l’unità della chiesa, il ruolo e il magistero dell’attuale romano pontefice e dei vescovi in comunione con lui.  Estendo pure tale divieto a qualunque altro mezzo di comunicazione sociale, radio, tv, stampa, social network, canali video, internet,  nonché al rilascio di interviste.

Mentre invoco su di te la benedizione del Signore ti affido anche alla potente intercessione della Beata Vergine Maria, Madre del buon consiglio.

FONTE:

ECCO LA LETTERA DI LOREFICE A DON MINUTELLA

BY SAMUEL COLOMBO


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Posted on 01/04/2017 in State Of Play

Written by Samuel Colombo

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